Foligno, detta anche “Lu Centru de lu munnu” per la sua posizione centrale in Umbria e in Italia, è una città che è particolare per la caratteristica di avere il centro storico completamente in pianura, a misura d’uomo e facilmente visitabile a piedi o in bicicletta. Proprio per queste dimensioni modeste si possono visitare molte bellezze nel centro cittadino con particolare accuratezza.

Si può cominciare dalla piazza principale, “Piazza della Repubblica” dove si erge il Municipio del Comune ristrutturato dopo il terremoto del 1997. Davanti, al lato opposto, si staglia il duomo conosciuto come Cattedrale di San Feliciano sorta in età paleocristiana sul luogo della sepoltura di San Feliciano. Tutto sarebbe avvenuto intorno al III secolo d.C. e la costruzione originale si sarebbe eretta intorno al VIII-X secolo. Ritornando al lato precedente, troviamo Palazzo Orfini collegato ai palazzi circostanti da cavalcavia. Esso è adiacente al palazzo del Podestà, da cui però è distinto, ma formando un unico corpo, viene spesso definito con termine unico “Palazzo Orfini – del Podestà”. All’interno di questo è ospitato il “Museo della Stampa” inaugurato nell’anniversario dei 540 anni dalla stampa a Foligno della prima copia della Divina Commedia (1472). La  città è stata tra le prime città italiane ad ospitare una tipografia e dalla seconda metà del XV secolo Foligno vanta tradizioni tipografiche di grande rilievo.

Sempre sulla piazza si affaccia Palazzo Trinci, edificio patrizio e una delle più interessanti dimore tardogotico dell’Italia centrale. Contiene un prezioso ciclo di affreschi dei primi del Quattrocento, realizzato da Gentile da Fabriano con la collaborazione di altri artisti. In esso si trova il Museo Archeologico della città, la Pinacoteca civica e il Museo multimediale dei tornei, delle giostre e dei giochi. Spostandoci a piedi, uscendo dalla piazza ci ritroviamo nel principale corso della città, “Corso Cavour” famoso per i suoi numerosi negozi e, percorrendolo tutto, ci troviamo in uno dei principali punti di snodo della vita cittadina.

Siamo arrivati a “Porta Romana” che fu edificata tra il 1280 e il 1291. Venne poi demolita nel 1871, ma ha dato il nome al piazzale davanti alle mura intorno al quale si sono distribuite delle strutture pubbliche. Questo è dominato da due propilei del Campo Sportivo costruito nel 1932 sull’area occupata da un giardino pubblico. Le due porte si uniscono da un’esedra semicircolare con al centro la statua del pittore folignate Niccolò di Liberatore detto l’Alunno (1430-1502) opera del 1872. Di fronte al Campo Sportivo si apre un piazzale che termina con viale Mezzetti. Lungo questo viale sorge la Caserma Gonzaga, edificio dell’esercito italiano, costruita nel 1873, e sulla sinistra un quartiere residenziale edificato dopo il 1920. Il piazzale termina nel Viale Unità d’Italia su cui sporge la Stazione ferroviaria. Inaugurata il 6 gennaio 1866 e distrutta dai bombardamenti della seconda guerra mondiale, venne riedificata tra il 1946-48. Attraverso Via Flavio Ottaviani la stazione è collegata a Porta San Felicianetto, altra porta di entrata dell’antica città medioevale.

Uscendo dal centro storico altro punto di interesse è l’Abbazia di Sassovivo, monastero benedettino fondato intorno all’anno 1070 che sorge a circa 6 km dalla città ad un’altitudine di 565 m. Caratteristica principale è il “chiostro” romanico del 1229 a pianta quadrangolare che ha 58 archi sorretti da un doppio ordine di 128 colonnine elicoidali con i capitelli gigliati. Nella zona, in località Fonte di Sassovivo, si trova una sorgente e stabilimento di imbottigliamento di acqua minerale, commercializzata in ambito locale. Dalla Fonte di Sassovivo si apre la valle del fosso Renaro.

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